Massimo Gasperini, nel suo libro"Archcube: esperienze di progettazione architettonica assistita"
"in alcuni casi e' importante considerare la modellazione tridimensionale digitale come fondamentale strumento per la comprensione di alcune geometria spaziali che talora risultano complesse da rendere vano il controllo tramite i tradizionali metodi proiettivi bidimensionali impartiti dalle applicazioni della geometria descrittiva"
Io Invece dico che l'informatizzazione della geometria descrittiva, fornisce all'operatore maggior controllo nel modellare e rappresentare qualsiasi possibile forma spazio.
vedi esempi di applicazioni informatiche della geometria descrittiva:
http://assex.altervista.org/geometria/tangenza02.htm
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Commenti con riferimento alla modellazione 3d
Per quanto riguarda la scelta di utilizzare, tra gli infiniti piani passanti per il raggio luminoso e secante la superficie ricevente l'ombra, un piano verticale, può essere meglio giustificata nel disegno bidimensionale e nella modellazione Wireframe e anche nella modellazione superfici, dove occorrono delle costruzione geometriche per determinare il risultato della sezione tra il piano di luce e la superficie, che saranno molto più semplificata col scegliere un piano verticale. Invece nella modellazione solida, una volta finito di generare il modello, la determinazione della sezione avviene in modo automatico, e che puo essere ottenuta specificando qualsiasi piano secante la sfera e passante per il raggio. In questo caso l’individuazione del piano e’ semplice, dato che un piano e' individuato da tre punti non allineato, e’ sufficienti specificare due punti del raggio luminoso passante per P, ed il terzo punto può essere specificato a piacere nello spazio. La scelta di utilizzare un piano di luce verticale può essere giustificata dal solo fatto di visualizzare un piano famigliare e facilmente riconoscibile
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